VISIONI DELL’EUR

Gea Casolaro

Casa del Cinema Roma

07.04.2006 – 06.05.2006

Exhibition Views

Nell’ambito della quinta edizione di Fotografia-Festival Internazionale di Roma si inaugura venerdì 7 aprile alle ore 18.00, negli spazi espositivi della Casa del Cinema a Villa Borghese la mostra personale di Gea Casolaro dal titolo Visioni dell’Eur.

Curata da Raffaele Gavarro e realizzata in collaborazione con The Gallery Apart, la mostra dà una particolare visione di alcuni dei film più famosi che hanno utilizzato il quartiere Eur di Roma come set, costruendone un percorso intimo e familiare.

Esistono luoghi che una volta ricevuto lo status di immagine, traggono da esso una forza immaginativa ed espressiva superiore a qualsiasi aspettativa. L’Eur è senza dubbio uno di questi. Luogo emblematico di una modernità fatta di spazi vuoti e geometrie metafisiche, in cui solitudine e angoscia si intrecciano ad un’estrema e disperata fiducia nel futuro. Tra questi spazi e da questi sentimenti, hanno preso forma molte straordinarie visioni cinematografiche dei più importanti registi italiani, tra cui ricordiamo almeno Antonioni, Fellini e Petri. Ma in quegli stessi luoghi in cui si giravano pellicole come L’Eclissi, La decima vittima, Otto e mezzo o La dolce vita, la gente viveva un quotidiano del tutto normale e certamente privo di quelle tensioni poetiche.

Queste sono le premesse di Visioni dell’EUR, un lavoro che Gea Casolaro ha realizzato attraverso la paziente ricerca di fotogrammi di film e di immagini fotografiche famigliari scattate negli anni Sessanta e Settanta, che facevano riferimento agli stessi luoghi. Si sono così andate formando delle coppie di immagini che l’artista ha ricostruito come unità e che hanno reso visibile la doppia percezione, reale e immaginativa, che caratterizza l’Eur, ma soprattutto le immagini che lo raccontano.
La mostra si snoda attraverso una dozzina di doppie immagini che formano un inedito paesaggio visivo dell’Eur. Per le foto private, è stato naturalmente prezioso l’archivio “Album di Roma”, attraverso cui le Biblioteche di Roma stanno raccogliendo foto dei cittadini romani, ricostruendo una sorta di storia privata della città.

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